Via Filippo Meda, 183, 00157 Roma RM
9.00-13.00 / 15.00-19.30

L’Avvocato: storia dell’uomo che inventò la 500 – Parte 2

4 Ottobre 2019
Home / Blog / L’Avvocato: storia dell’uomo che inventò la 500 – Parte 2
Aristocrazia socievole. Strana coniugazione questa, per ritrarre una figura curiosa – adora il gossip – eppure armata di monumentale garbo. Addomesticata negli impeti, ma solo in apparenza. Un uomo i cui appetiti si sono trasfigurati da sempre in qualcosa di più altisonante e complesso dei desideri meramente personali; che ha saputo operare la traduzione dei propri sogni in maniera a dir poco temeraria; che dalla vita non ha avanzato altro se non la caparbia volontà di riuscire…

Iperbolico Agnelli

Gianni Agnelli è per definizione leader, ma un leader che intuisce come farsi amare, nonostante le incontinenze, le avventatezze, le esagerazioni. Alle quattro, nel cuore della notte, l’Avvocato è solito telefonare ad amici e parenti, dovunque si trovino. Lo fa così, incurante, tanto per chiacchierare. “Come va?”, domanda, ed il tono si manifesta talmente innocente, che nessuno riesce a muovere obiezioni. Gianni che atterra la mattina, in elicottero, dall’altra parte dell’emisfero, con la stessa leggerezza che può assumere l’esperienza di sorseggiare un caffè. E poi c’è Agneta. Lo yacht, un venticique metri rivestito in mogano, ad incarnare il senso inarrestabile di una vita che, al cospetto del Presidente della Fiat, sembra premere sull’accelleratore. Pranzo a Roma, cena a Torino, notte a Parigi e la mattina in Germania. Ed è sempre Lui, che si arroga la facoltà di canzonare anche i personaggi più facoltosi. Sotto una laconica veste charmante si cela un cinismo disinvolto che disarma, diverte, e spesso seduce.

La Fist Lady nel covo del Pirata

Glamorous. Nella lista che raccoglie i nominativi degli invitati di prestigio alla Casa Bianca, appena dopo l’insediamento dei Kennedy, spiccano Gianni e Marella, ospiti d’onore. Nel 1961, del resto, l’America respira di un nuovo alito, ma non è solo questo. L’Avvocato si fa promotore delle relazioni tra Stati Uniti ed Europa; intende trasportare l’Italia nell’era della modernizzazione. Così, da Washington, si passa alla Costiera Amalfitana. Nel 1962, Jackie si traduce nella Penisola. E’ in vacanza. Ci si svaga, spensierati. Soprattutto, si concede spazio al mormorio e ai sussurri…
A cavallo dell’Azienda
Quattro anni ancora, poi, nel 1966, l’ufficializzazione. Gianni Agnelli viene nominato Presidente del Consiglio d’Amministrazione. Imprenditore, militare, politico, ufficiale regio dell’esercito… gli infiniti volti di un uomo a tutti gli effetti cosmopolita assumono, per l’occasione, i connotati dell’umiltà. Il sapere, l’esperienza, al servizio dell’Impresa. Parlando di mercato internazionale, rendere concorrenziale il marchio significa guadagnare credibilità per l’intero Paese. Vollkswagen è l’antagonista da battere per rinforzare l’economia e Fiat diventa la principale Casa Automobilistica d’Europea, quarta produttrice mondiale dopo General Motors, Ford e Krisler .
L’acquisto della Rossa
Quando Ferrari, in difficoltà, è costretto a mettere in vendita la ditta, è l’avvocato Agnelli a farsi carico che il vessillo rimanga in patria. D’altronde, fino alle contestazioni del ’68, questi sono registrati come gli anni d’oro per Fiat. La produzione, in stima, conta cifre da record, oltre un milione di veicoli. Poi, come un vento che soffia dalla Francia, la protesta studentesca si allarga a macchia d’olio e finisce per infiltrarsi tra le maglie dei lavoratori. C’è malessere, eppure, anche in questo caso , Agnelli cerca un ‘appeasement’. Lo fa ascoltando i dinieghi e le proteste dei sindacati, lo fa, inopinatamente, attraverso la Juventus, lo fa, nonostante la crisi petrolifera che finirà, nel 1975, per mettere in ginocchio l’intero comparto automobilistico.
Coupe de téatre
Ed eccolo il colpo di scena. Gianni, l’impavido, l’ardimentoso, decide di vendere il 10% della azioni di sua proprietà alla Libia. Una mossa spericolata, ma l’iniezione di capitale da quattrocento milioni di dollari fa sì che si riveli vincente. La robustezza della Ragion di Stato, d’altra parte, farà sentire la propria voce più in là, quando la quota azionaria ritornerà a casa.
La politica del Ragno
Poteri occulti, quelli che spesso si celano dietro le grandi possidenze. Così, dietro Fiat c’è Mediobanca, dietro l’avvocato Agnelli c’è Cuccia, che impone Romiti, il romano Romiti, il faccendiere Romiti… come responsabile finanziario. L’ipoteca sugli stabilimenti e sugli immobili, d’altro canto, non lascia scelta. In battaglia, si sa, c’è sempre un prezzo da pagare. Lo sa bene Gianni, lui che ha combattuto sul fronte. Lo sa bene, e accetta.

Continua…
Parco Auto
Scegli l'auto necessaria per il tuo evento e ordina subito con un clic