Ecco, le porte sono spalancate. La sposa sta per fare il suo ingresso. In sottofondo, la colonna sonora. Già, come decidere la musica adeguata ad un’occasione tanto speciale? L’incastro delle note serve a questo. Trascinare chi le ascolta in un mondo parallelo. Alimentare le suggestioni, evocare i ricordi, risvegliare le emozioni.
Un brano racconta di momenti indimenticabili, che riemergono proprio quando la vita si costella di nuovi significati. Tappe, scandite da una melodia che sussurrando, oppure a gran voce, entra dentro l’anima, per vestirla di luce.
Musica… da indossare
Dunque, che sia a vostra dimensione. Abbigliate la cerimonia, alla guisa di un abito, delle composizioni acustiche che preferite. Non solo, concedete a queste ultime, proporzionatamente, lo spazio reale che occupano nel quotidiano.
Stabilire i punti
Stabilite, innanzi tutto, se si tratterà solo di un corollario delimitato alla celebrazione o se invece saranno protagoniste, dall’aperitivo alla torta, lungo il percorso del ricevimento. Rispettate, nella scelta, i medesimi criteri di stile e compostezza che avete riservato al resto. Il tono e l’atmosfera giusta potrete deciderli solo voi. Per quanto riguarda il resto, di seguito, qualche consiglio…
Per stabilire quello più idoneo fate riferimento alla lista degli invitati. Quale tipologia di persone presenzierà alla cerimonia? Indirizzatevi a seconda delle generazioni, del background, delle tradizioni legate ai luoghi di appartenenza.
Sono, questi, tutti elementi in grado di guidarvi nell’insidioso universo delle preferenze. D’altra parte si sa, i gusti sono gusti, ma se volete accontentare più o meno l’intero entourage, spaziate. Dal classico al moderno, nessuno ne risulterà scontento.
Che si tratti di un DJ, di un cantante, di una banda o un’orchestra d’archi… accertatevi che il personale di riferimento sia ‘di livello’. Poco importa se abbiate contattato quella vostra amica dalla voce d’usignolo, se il suggerimento vi sia arrivato grazie al passaparola o se abbiate optato per professionisti affermati. Qualità rimane la parola chiave, in questa circostanza caso più che in altre.
Basta una svista per rendere scadente un evento in cui tutto è stato programmato a dovere. Presente, ma con discrezione, è il secondo dictat di cui tener conto. Chill Out, Jazz, Lounge, Bossa Nova… la musica non dovrà mai risultare invadente. A tal proposito, improntate apposite aree riservate al ‘silenzio’. L’allure calda e accogliente della Festa non ne risentirà, ma neppure l’opportunità di conversare.
Nella’organigramma delle possibilità, c’è un punto da non trascurare. L’ascolto. Prima di firmare qualsiasi accordo tendete l’udito. Niente cd o youtube… fatelo ‘dal vivo’. In questo modo disporrete delle carte necessarie per stabilire, stando ai vostri canoni, le capacità di chi assumete nell’intrattenere e coinvolgere il parterre.
Dato per assodato lo spirito di convivialità, il momento che segue al banchetto è anche quello in cui, con spensieratezza, ci si lancia in balli e danze. In tal caso, preme ricordare, sarà la sposa, accompagnata dal papà, a dare il via.
Ideate una scaletta. Dai classici senza tempo ai brani più attuali, dai balli di gruppo ai lenti sempreverdi, affidatevi, nella selezione, alle predisposizioni individuali, ma anche alla competenza delle persone a cui avete deciso di affidarvi. Vi accompagneranno in un percorso musicale che, step by step, ripercorra la vostra storia d’amore, senza dimenticare le inclinazioni di chi, invitato, potrebbe avere un’orecchio differente.
Cerimonia religiosa… e civile
Qualora vi sposiate in Chiesa, rammentate di concordare preventivamente la base sonora con il Sacerdote che celebrerà il rito. Nella scansione della liturgia, andranno sottolineati l’attesa e, a seguire, l’entrata della sposa, lo scambio degli anelli e l’offertorio, la comunione, l’uscita post funzione. Diverso è se avete deciso di sposarvi in Comune. Il referente, in questo frangente, sarà l’Ufficiale di Stato Civile e il momento da rimarcare, quello relativo alle firme.
Infine, attenzione. Riguardo alla riproduzione della musica durante il
matrimonio informatevi per tempo. E’ necessario, infatti, il pagamento dei Diritti d’Autore presso la S.I.A.E. Una trafila obbligatoria prevista per legge.