Cerimonia… con corteo

22 Aprile 2019

A funzione avvenuta, non tutti i giochi sono conclusi. Abbandonato l’altare della Chiesa, piuttosto che le stanze del Comune, è tempo di dirigersi nel luogo in cui avete organizzato il banchetto. Al seguito della sposa uno stuolo di macchine si metterà probabilmente in moto affinché, insieme, si arrivi a destinazione. A tal proposito, il bon ton prevede una serie di comportamenti idonei all’occasione.

Forse i più giovani non ne hanno memoria, ma un tempo, anche in forma di superstizione, si era soliti appendere al vano posteriore dell’auto nuziale, una serie di ninnoli chiassosi, accessori in grado, così volevano le antiche credenze, di dissuadere gli spiriti maligni dall’arrecare fastidi alla coppia ancora in erba. Passatempi disimpegnati, che finivano per regalare un tono di spassionata goliardia all’intero contesto.

Oggi, in sostituzione di questo simbolico rituale, si preferisce arrivare, magari a suon di clacson, al seguito dei novelli coniugi, presso il ristorante, prenotato con un tempo considerevole di anticipo, piuttosto che nel posto prediletto dagli sposi perché si tengano i festeggiamenti.

Stemperata l’emozione della celebrazione, è la volta dell’ilarità, e il corteo è, a tutti gli effetti, un’occasione unica, per amici e parenti, per manifestare la propria gioia. E’, al
contempo, questo, un momento che abbisogna di una certa disciplina. Sapere come posizionarsi e in quale direzione dirigersi è di fondamentale importanza. I neo marito e moglie, una volta saliti sul mezzo che li condurrà alla meta, la stessa dalla quale è scesa la sposa prima della liturgia, potranno scegliere se posizionarsi alla guida del corteo, o se non, piuttosto, collocarsi a mezza via, scortati sia alla testa sia in coda.

Pensavate che, una volta risolte le incombenze del menù, del tableau, archiviata la scelta dell’abito e del giusto make up, stabilito il bouquet e la location… il più fosse fatto? Niente di più inesatto! Anche quello del corteo costituisce un vero e proprio rituale. Per l’addobbo delle auto non lesinate, segnate bene, riguardo a nastri bianchi, fiocchi in tulle, palloncini e, per i più romantici, la scritta ‘just married’, da posizionare sul cofano della macchina insieme ai barattoli in latta. Andranno addobbate a festa anche tutte le altre vetture, in genere con un nastro di raso avvolto sullo specchietto laterale oppure ad incorniciare l’antenna della radio. Poi ci sono i fiori… il bouquet posizionato sul cofano anteriore, le composizioni a forma di cuore, sono gli immancabili elementi per un matrimonio secondo tradizione.

Una volta fuori dal Comune o dalla Chiesa, comunicare ai propri ospiti il percorso in direzione della location è un passaggio che richiede precisione. C’è chi preferisce inserire le coordinate GPS direttamente sugli inviti ma, anche in questo caso, calcolate con oculatezza orari e distanze. Il traffico, esperienza insegna, è un nemico sempre in agguato. Comunicate pertanto agli invitati il tragitto che avete intenzione di seguire. In questo modo, anche coloro che non sono di zona eviteranno di perdersi. Una volta giunti a destinazione, accertatevi che il numero dei posti per il parcheggio sia sufficiente per tutti e, soprattutto, che sul luogo vi sia una persona addetta, con un occhio di riguardo per l’auto degli sposi, dei rispettivi genitori, degli ospiti più anziani e degli organizzatori.

E’ bandito l’inquinamento acustico in città. Rammentatelo ai vostri ospiti in vena di festeggiamenti troppo audaci. No ai rumori molesti, in particolar modo in prossimità degli ospedali o dei luoghi di culto. Alla guida, ricordate loro di accendere gli anabbagliati, rispettare i segnali stradali e i limiti di velocità. Prevedete, infine, un’auto ‘guida’ all’ingresso del corteo e, parimenti, una da inserire in coda. In questo modo percorrere tutti insieme l’itinerario si rivelerà un gioco da ragazzi.

Parco Auto

Scegli l'auto necessaria per il tuo evento e ordina subito con un clic