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9.00-13.00 / 15.00-19.30
Dietrofront… cerimonia rinviata
15 Marzo 2020
‘Cause di forza maggiore’. Una volta era questa la ragione messa a fronte del procrastinarsi dei tempi, là dove ogni dettaglio era già stato considerato. Di più, si era praticamente in dirittura d’arrivo. Eppure, ieri come oggi, esistono circostanze che, impossibili da prevedere, finiscono per indirizzare altrimenti scelte preventivamente consolidate. Non ultimo, l’impatto del Covid 19 sui comportamenti e le abitudini di tutti gli italiani.
A tutto c’è rimedio
La data è già in preventivo. Le partecipazioni sono state inviate. L’abito abbisogna degli ultimi ritocchi prima che venga ritirato ma… esiste un ma. La macchina del Governo, in questo marzo 2020, si è adoperata, tramite decreto, per preservare la salute degli abitanti della Penisola. Si tratti, dunque, di eventi, cerimonie pubbliche, matrimoni e perfino funerali, è bandita, al momento, qualsiasi forma di aggregazione, onde evitare la propagazione del contagio. Decisioni difficili, prese, tuttavia, in considerazione di un contesto che richiede forza d’animo, pazienza e volontà di collaborazione. Come ci si muove, allora, a questo punto? Vediamolo insieme…
Sangue freddo
“Questo matrimonio non s’ha da fare”, minacciavano i Bravi, attraverso le parole che hanno impressionato il romanzo nostrano per eccellenza, e può accadere per mille motivi. A mettere a repentaglio la celebrazione potrebbero essere, ad esempio, le condizioni climatiche, poco clementi; impedimenti dell’ultima ora; difficoltà di carattere gestionale… Ebbene, qualora abbiate già ordinato gli allestimenti per la sala in cui avrebbe dovuto tenersi il rinfresco, abbiate già stabilito il tableau de mariage o quant’altro, il primo suggerimento è di mantenere, sia pur nell’impasse, la calma. Valutare, nel concreto, la situazione e mettersi nella condizione di pensare che, presto, ogni imprevisto troverà soluzione.
Correre ai rimedi
Sì, ma senza allarmismi. Innanzi tutto, cercando un confronto reciproco. Confidarsi con il/la partner, liberandosi di dubbi, perplessità e paure può costituire un buon antidoto alla scarsa lucidità. Decidere ‘insieme’. Questa è la parola d’ordine, necessaria per non perdere il sorriso. ‘Think Positive’, consigliano gli inglesi. Mai detto fu più calzante. Concentratevi sul fatto che, presto o tardi, riuscirete a raggiungere il vostro obiettivo. Basta solo saper aspettare.
In concreto…
Parenti ed amici che abitano lontano, in caso di disdetta della funzione, vanno avvisati per primi. Partite da chi, magari, per poter presenziare alla vostra Festa ha dovuto acquistare biglietti aerei o simili. In questo modo, non li priverete della possibilità di usufruire di un eventuale rimborso. Rivolgetevi, poi, a quanti, residenti nelle vicinanze, saranno ben lieti di aiutarvi e di donarvi, perché no, anche un supporto emotivo.
Gli addetti ai lavori
Secondo step, i fornitori. Nel caso in cui abbiate firmato un contratto con ciascuno di essi, informatevi sulle clausole apposte e su ogni dettaglio da non trascurare. Niente panico, che sia bbia a che fare con il fotografo, con il fiorista, con gli addetti al catering… difficilmente incontrerete chi, professionista, non sia disposto a venirvi incontro, formulando, in concomitanza con le vostre esigenze, un’idea efficace per la nuova data.
Conservare è saggio
Se avete acquistato gadgets, segnaposto o quant’altro, mettetelo da parte. Rammentate che potrà essere riutilizzato. Qualora, poi, aveste scelto, a mo’ di bomboniere, generi alimentari come marmellate, confetture o creme, verificatene la scadenza, al fine di poter, nell’eventualità, richiedere un cambio merce.
“Il piacere dell’attesa…
…è esso stesso piacere”. L’aforisma, partorito dalla penna del drammaturgo tedesco Gotthold Ephraim Lessing nel 1763, non può che invitare ad un’occasione di riflessione. Stiamo vivendo una sorta di ‘Sabato del villaggio’. Femo restando che l’alba della domenica arriverà presto, guardiamo avanti solidi, coscenziosi, armati di letizia.