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In Italia il mercato delle auto d’epoca vale 2.2 miliardi

14 Novembre 2018
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Il settore delle auto d’epoca continua a far girare l’economia del Bel Paese, quasi come una grande casa di moda (Prada e Max Mara) o come una multinazionale del caffè (Lavazza). La cifra si aggira intorno ai 2.2 miliardi di euro di fatturato annuo. Lo dice lo studio dell’istituto Piepoli, presentato al Senato, che fotografa un comparto dal forte impatto sociale. Un italiano su due è interessato ad auto e moto d’epoca e addirittura 1 su 3 si dichiara disposto all’acquisto.

La tendenza, come poteva essere prevedibile, coinvolge più gli uomini che le donne; ogni 100 intervistati per ambo i sessi, la quota degli appassionati è del 73% tra i maschi e “solo” del 60% tra le femmine. Dal punto di vista geografico invece , troviamo il 75% degli intervistati interessati alle auto d’epoca che proviene dal sud, contro il 61% al Nord e il 67% nel Centro Italia.

Mantenere una storica costa 2.000 euro all’anno

Il 52% del giro d’affari delle auto d’epoca riguarda la manutenzione e la gestione dei mezzi. Ssecondo Piepoli, mantenere un veicolo storico costa di media intorno ai 2.000 euro ogni anno. Mentre acquisto e restauro muovono il 22% del fatturato complessivo. Il 26% è a beneficio del turismo: 569 milioni di euro sono spesi da collezionisti ed appassionati in viaggi e pernottamenti per raduni, fiere, mostre, gare e concorsi di eleganza. Con 391 milioni di euro, la Lombardia è la prima regione per spesa in heritage, seguita da Emilia Romagna (340 milioni), Veneto (198), Lazio (190) e Puglia (170).

Il fascino delle aste

Un trend che troviamo in crescita nell’ acquisto di un’auto d’epoca è quello delle aste, il cui andamento mondiale è fotografato nella 23a edizione del volume “Classic Car Auction Yearbook”, curato da Adolfo Orsi e Raffaele Gozzi e presentato al padiglione ACI di “Auto e Moto d’Epoca” di Padova. Delle 5.628 automobili messe all’asta tra settembre 2017 e agosto 2018, ne sono state aggiudicate 4.228 per un valore di poco superiore al miliardo di euro. Queste cifre confermano come questo sia un trend in aumento rispetto all’anno precedente. Il 64% delle somme vengono incassate negli Usa e il 24% in Europa. L’Italia registra il 7% del venduto complessivo: va meglio in Francia (11%) e in Gran Bretagna (12%), anche se l’incidenza inglese sul totale ha appena toccato il minimo storico.
Ferrari da record
Per attirare i clienti e rendere le aste più interessanti, sale il numero dei veicoli offerti senza prezzo di riserva (4 auto ogni 10 vendute). Il fatturato infatti ne risente con una contrazione degli incassi da tale formula rispetto al 2017. Un’automobile su cinque è già transitata dalle aste negli ultimi 25 anni. L’anno florido per il settore si conferma con il record stabilito ad agosto per una vettura all’asta (una Ferrari 250 GTO del 1962 è stata venduta da Sotheby’s a Monterey per 41,77 milioni di euro) e ben 225 auto sono state battute per più di un milione di dollari. Il prezzo medio di aggiudicazione è stato di 213.000 euro, il più alto dal 1993.
Ford re delle vendite
Il marchio “principe” per fatturato è Ferrari, con il 28% del peso sull’incasso complessivo delle vendite all’asta. Seguono Porsche (11%) e Mercedes (8%). Maserati, Alfa Romeo e Lamborghini fanno insieme poco più del 6%. E’ però Ford la più venduta: 9 auto su 10 all’incanto dell’Ovale Blu sono state aggiudicate, mentre Mercedes, Bmw e Rolls-Royce si fermano all’80%. In questa graduatoria Alfa Romeo batte Ferrari 71 a 64, mentre Maserati con il 58% precede Lamborghini al 56%
Le auto d’epoca e da cerimonia sono sempre più una realtà ed una passione degli italiani,e noi di Ghisu Autonoleggio lo possiamo confermare al 100%. Affidarti a noi ed alla nostra esperienza per il tuo matrimonio o per il tuo evento può essere la scelta giusta, contattaci per avere ulteriori informazioni.
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