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La prima notte di nozze

24 Gennaio 2020
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Tempestosa, romantica, intensa… almeno stando a quanto pretende l’immaginazione; ma è proprio così? Non è infrequente che – dato lo stress accumulato nei preparativi, l’emotività della giornata, la stanchezza assunta nell’ottemperare alla burocrazia che attiene all’evento… – la prima notte di nozze, pronunciato il Sì, possa rivelarsi una chimera. Del resto, figlie dell’evoluzione dei tempi, anche le abitudini ‘imprescindibili’ hanno subito la medesima sorte. Il passo irrevocabile verso la nuova vita di relazione finisce, oggi, per assumere l’accezione di un proforma. Aspettative e sorprese, per conseguenza ed inevitabilmente, si sono ridotte ma, con esse e per entrambi i coniugi, anche il carico di responsabilità allegato alla circostanza. Tutto già scritto, dunque?

Quando tutti dovevano sapere

Un lenzuolo macchiato di sangue, a testimonianza dell’accaduto. La prova inconfutabile dell’illibatezza della sposa. Veniva appeso, la mattina ‘dopo’, al balcone, o fuori la finestra di casa, affinché non ci fosse occhio che non potesse accorgersi della veridicità delle cose. La società dettava, in questo modo, le sue regole e pretendeva che la nubenda arrivasse ‘intatta’ all’altare. Inimmaginabile la convivenza, tanto meno gli agi ad essa attinenti. La biancheria immacolata rappresentava più di un’onta. Costituiva un’ammissione di non rettitudine e, pertanto, apriva la porta all’eventualità di delegittimazione da parte di chi, solo curioso o volutamente intenzionato, fosse accorso sulla soglia dell’abitazione dei novelli sposi.

Un turbinio di emozioni

Eccitazione, commozione, trepidazione, turbamento… e si potrebbe proseguire assai a lungo nell’elenco, nella descrizione di ciò che accade nei giorni che precedono la consacrazione della coppia. La stanchezza, pertanto, a fine cerimonia, è pressoché scontata. Una volta soli, in camera, forse verrà più naturale liberarsi dalla serie interminabile di orpelli e dirsi buona notte che immaginare una serata di passione. Non crucciatevi, a volte basta poco. Se proprio affonderete la testa sul cuscino fatelo insieme, abbracciati l’uno all’altra. Imparate l’importanza del contatto prima di addormentarvi. Unite le mani, ad esempio e, soprattutto, considerate che il vostro/ la vostra compagna, assai probabilmente, verte nelle stesse identiche condizioni in cui voi vi trovate. Fate forza comune, allora, e sappiate prendere piacere dai gesti delicati, che spontaneamente vi avvicinano.
Parola d’ordine: brindisi
Già, con che facilità ed in quanti momenti di questa indimenticabile occasione vi ritroverete con un calice in mano, intenti ad augurare “Cin cin!” ad ospiti e commensali. L’alcool, tuttavia, è menzoniero. Dona euforia, illudendoci padroni del mondo, per poi, inaspettatamente, abbandonarci svuotati. Ladro di sogni, di desideri, di speranze… se, per di più, tra balli e canti vi sarete protratti fin quasi all’alba, l’unico abbraccio di cui potreste sentire la necessità, non vergognatevi, è quello di Morfeo. Se, tuttavia, vi trovate ancora in forze per confrontarvi sull’andamento della giornata, sugli accadimenti buffi, su quelli che vi hanno intenerito o suscitato qualche lacrima, sarà anche questo un modo efficace per farvi sentire legati, consapevoli che si tratta solo di un inizio; il prologo di un racconto ancora tutto da scrivere.
Attimi scolpiti
La presenza dei social tra le usanze che ormai abbiamo incorporato è un dato di fatto. Ebbene, usate questo elemento a vostro vantaggio. Cogliete l’occasione per rispolverare, se pur a distanza di pochissime ore, quanto di meglio ha caratterizzato il matrimonio. Le espressioni colte inaspettatamente, gli episodi di maggior raccoglimento… ogni sensazione, anche la più nascosta, verrà fuori, catturata dagli scatti di amici e parenti. Riguardatevi e regalatevi il primo sorriso di questo nuovo rapporto. Vedrete, la notte rimarrà comunque indimenticabile.
Scartiamo i regali
La curiosità è donna, ma non sempre e non solo. Sono numerosi coloro che, conclusasi la cerimonia, non vedono l’ora di scartare i doni. Ebbene, condividete il vostro stato d’animo con la persona amata. La renderete parte integrate di ciò che vi abita nel più profondo.
Pronti alla partenza
Tra le componenti da considerare, in ultimo ma non per questo meno importante, il viaggio. Non sono pochi quanti stabiliscono di partire la notte stessa o la mattina subito successiva allo sposalizio. Sappiate, in tal caso, che il tempo a disposizione sarà, quasi per certo, speso tra le considerazioni conclusive sui bagagli, il controllo dei passaporti e dei documenti allegati, un check rapido di quanto vi serve durante il percorso. Poi, veloci, al via…
Solo un consiglio
Riflettete: i piccoli miracoli sono eredi volontari dell’intenzione. Se l’ispirazione è viva, non è inconsueto che accadano…
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