Via Filippo Meda, 183, 00157 Roma RM
9.00-13.00 / 15.00-19.30

Limousine, sogno proibito

7 Agosto 2019
Home / Blog / Limousine, sogno proibito
Favole di altri tempi… Cenerentola che sale sulla zucca trasformata, per la circostanza, in una sontuosa carrozza. Alla guida, un cocchiere in livrea, pronto a condurla al ballo. In epoche meno remote, l’american dream si traduce nelle quattro ruote più ammirate ed invidiate del XX secolo. Sì perché, proprio negli stati Uniti, all’albeggiare del ‘900, comparvero le prime Limousine.

Ebbene, come nella fiaba e secondo i costumi adottati fino a quel momento, l’autista era posizionato al di fuori dell’abitacolo. Solo in seguito, per l’auto che, per antonomasia, ha finito per assurgere a simbolo di lusso estremo, si studiò un aspetto tale per cui era un divisorio interno a distanziare i passeggeri da colui che si trovava al volante.

Etimologia

Il termine, che descrive oramai una particolare configurazione di carrozzeria, ha derivazioni francesi. Limousine identifica una razza bovina presente, appunto, nel sud ovest della Regione trasalpina ma, ancor di più, il Limosino stava ad indicare il ‘lungo’ mantello indossato dai pastori locali, paragonabile, in questo senso, alle suggestive dimensioni della vettura. Ad oggi, non è sovente incontrarla in giro, a meno che non si frequentino gli sfarzosi quartieri di Hollywood o Las Vegas.

Del resto, sinonimo di opulenza e mondanità, è stata studiata apposta per ospitare personalità eminenti in corrispondenza di occasioni di prestigio, anche se, spesso, viene richiesta in data di ricorrenze speciali come eventi mondani e matrimoni.

‘L’ come comfort

Secondo alcuni, più che una macchina, sta ad indicare uno status simbol. E come potrebbe essere diversamente, dati gli infiniti agi che la contraddistinguono? A cominciare dagli interni, in genere in pelle o in alcantara; gli immensi divani sono disposti vis a vis, piuttosto che posizionati nel comparto longitudinale dell’abitacolo.

Non mancano frigo bar, televisore, impianto stereo, persino tavoli da gioco. Ovvio dirlo, non lesinano neppure lunghi calici in cui sorseggiare ‘bollicine’. C’è da aggiungere che la suddetta tipologia di auto viene elaborata su misura, a seconda delle esigenze del cliente. Non è dunque insolito imbattersi in modelli dal tono o dal design piuttosto eccentrico.
Gangster’s story
“Non s’erano mai viste tante Limousine in giro dal giorno del funerale di Al Capone”. Già, perché, persino nella celebre pellicola diretta da Andrew Davis: ‘Uccidete la colomba bianca’, non si trascura il fatto che l’immagine della Limousine era, ed è tuttora di sovente, associata a quella della malavita. A ben pensarci, dodici metri di automobile forse bastano a mala pena per rappresentare l’effigie di chi, del potere, ne ha fatto un’arma di convinzione e di comando.
Le 13 fatiche di Tito
Di cattivo in cattivo, anche il Maresciallo Tito fu protagonista, nei decenni di permanenza al comando della Yugoslavia, del carisma di queste rare vetture. Due su tutte, Mercedes, datate 1967 e 1978. Limousine sei posti, carrozzeria a prova di proiettile, hard top rimovibile, erano le privilegiate dal dittatore per i suoi spostamenti ufficiali all’interno del Paese, o per accogliere le delegazioni straniere.
C’era quella di Gorbaciov…
Tra le più rinomate, quella appartenuta al presidente Gorbaciov prima, successivamente a Yeltsin. Datata certo, adoperata dall’establishment nel periodo compreso tra 1991 e il 2007, non è forse tra gli esemplari più all’avanguardia. Tuttavia, presumibilmente, ha visto passare nel suo salotto buona parte dell’apparato post Guerra Fredda.

Praticamente inaccessibile – costruita attorno ad una capsula corazzata con piaste antiproiettile ubicate sotto la carrozzeria -, fa parte di un numero selezionatissimo di auto, ventidue in totale, di cui attualmente ne rimangono solo dieci veicoli. Sei metri di lunghezza, quasi sei tonnellate di peso, cambio automatico a tre marce. Queste le misure per una fuori gamma, la Zil-41052, valutata oltre 850.000 euro.
…e quella di Agnelli
Sfortunate le sorti della Lancia K appartenuta all’Avvocato. Messa all’asta per la ragguardevole cifra di 39.000 euro, pare non abbia trovato un acquirente. E dire che le proposte, per quello che è da considerarsi un vero pezzo da museo, non sono mancate. Il colore blu metallizzato, aggiunto su desiderio del Patron della Fiat; interni dalle rifiniture sartoriali firmate Ermenegildo Zegna; una produzione ristrettissima, soli quattro esemplari al mondo, il minimo legale per effettuare l’immatricolazione….
Tutto questo a sottolineare l’unicità di una vettura che ha fatto la storia – un episodio tra tanti, quello in cui il Pesidente Agnelli volle usarla per accompagnare la Regina Elisabetta II d’Inghilterra in visita all’allora Capo di Stato Carlo Azeglio Ciampi – eppure rimane orfana di un padre eminente.
Bizzarrie sul mercato
Invenduta anche la Ferrari 360 Modena datata 2003, convertita in Limousine nel 2017. Telaio oversize, sette posti a sedere, tettino apribile, sedili ricamati in pelle, porte a vento, televisori al plasma e impianto stereo. Il motore, da 400 cavalli, è quello inconfondibile del Cavallino rampante. Modello unico su suolo americano, è stata proposta su base d’asta per 95.000 dollari, pari a circa 77.000 euro. Risultato: un nulla di fatto.
Parco Auto
Scegli l'auto necessaria per il tuo evento e ordina subito con un clic