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Matrimoni… segreti

13 Novembre 2019
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Lei è la sorellastra del re Abdullah II di Giordania. Lui, Ned Donovan, giornalista britannico, nipote dello scrittore Roald Dahl, già sceneggiatore, aviatore… e noto alle cronache soprattutto grazie ai suoi romanzi per l'infanzia. Ebbene, tra i due, si confabula, ventila aria di matrimonio. La data rimane tuttora segreta ma la celebrazione pare si terrà ad Amman. Un momento di refrigerio per la Corte, intenta a festeggiare, di recente – accadeva lo scorso luglio – , i ventisei anni di sodalizio tra la regina Rania e il di lei consorte. Felicità accelerata ulteriormente dalla quinta paternità – in data 21 ottobre – del principe Hashim, fratellastro del sovrano.

Royal wedding

Raiyah bint Al Hussein, tretatre anni. Questa la carta d'identità della futura sposa. Figlia minore della ex regina Noor e di Hussein I. Si diceva, discendenza altolocata anche per Ned, figlio, tra l'altro, della modella Tessa Dahl, rinomata per le numerose apparizioni sulle riviste esperte di gossip. Tra i flirt che le vengono attribuiti, quello con il regista Brian De Palma, il cantante Brian Ferry, l'attore Peter Sellers… Fidanzamento ufficiale, dunque, per il rampante venticinquenne, con tanto di comunicato stampa della Casa Reale ed immancabile cinguettio su Twitter. Del resto, c'è da dirlo, dei due si sa poco, abituati ad uno stile di vita piuttosto riservato.

Carriere rampanti

Si è a conoscenza del fatto che si sono incontrati pochi mesi fa, tramite amici comuni, e che la loro relazione si è svolta per lo più a distanza. Entrambi, d'altra parte, pare siano intenti a crearsi un percorso lavorativo di tutto rispetto. Ned, che da alcuni anni vive in India, nonostante la giovane età vanta già collaborazioni con la BBC, il quotidiano The Times e la prestigiosa rivista Spectator. Raiyah, invece, esperta di politica e storia giapponese, ha conseguito la laurea ad Edimburgo e, dopo aver affettuato un Master presso la Columbia University di New York, è in procinto di completare il dottorato all'Università della California di Los Angeles.
Brusii di corte
Un raggio di sole, l'annuncio delle nozze, che arriva come un venticello leggero a spazzare via l'attenzione dalla notizia dell'imminente divorzio tra la principessa Haya Bint al-Hussein e l'emiro di Dubai. Dal sessantanovenne sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, sposato nel 2004, la quaranticinquenne ha ricevuto due figli, rispettivamente di undici e sette anni, con i quali si dice sia rocambolescamente fuggita per rifugiarsi in quel di Londra. La rivendicazione di legittimo possesso nei confronti della prole da parte del marito, a fronte delle accuse di abusi e maltrattamenti per voce della donna, hanno innescato un processo presso l'Alta Corte di Londra. Una battaglia legale che sta mettendo in sincero imbarazzo le due famiglie reali e che, assai probabilmente, sarà concausa della decisione finale riguardo al giorno stabilito per le prossime nozze.
Royal affaire
La nobile consorte in fuga, una valigia colma di denaro, un intrimcato mistero diplomatico ed il Vicepresidente – nonché Primo Ministro – degli Emirati Arabi, infuriato e pronto a vendicarsi, che manifesta la sua collera vestendola in chiave social. Non mancano di certo gli ingredenti per fare di questa vicenda il pane ideale per chi si nutre di pettegolezzi. Eppure, qui si tratta di dicerie di alto lignaggio. Affamati di chiarezza, va detto, in questo caso non sono solo quanti sui rumor hanno edificato il proprio successo, ma anche uno stuolo di ministri, manager, diplomatici ed attivisti.
Rivendicazioni come poesie
I beninformati avevano intuito da qualche tempo dell'aria che tirava, tanto che ormai da sei mesi le apparizioni pubbliche della principessa erano del tutto archiviate. Dopo la mancata presenza anche al Royal Ascot di Londra, l'evento sportivo mondano più atteso dell'anno, il quadro si è reso manifestatamente evidente. C'è chi insinua l'idea di un tradimento. Haya avrebbe abbandonato il tetto coniugale in favore della sua guardia del corpo, il soldato di fanteria Russell Flowers. Vero o no, l'ira dello sceicco si è fatta presto sentire : "Alcuni errori sono definiti tradimento e tu hai trasgredito e tradito…", pubblica il nababbo.
Un'annosa questione…
…che rischia di allargarsi a macchia d'olio e di avere ripercussioni di gran lunga superiori all'accaduto. Non bisogna dimenticare che i rapporti diplomatici tra Regno Unito ed Emirati Arabi sono assai stretti, per via anche degli interessi commerciali tra i due Paesi. Per questo, la linea ufficiale del Foreign Office inglese- il segretariato per gli affari esteri – derubrica il tutto ad una questione privata. Poco male, al momento, ma c'è da aspettarsi che, una volta giunti al cuore del processo, temi come quelli riguardanti i diritti delle donne siano destinati al alzare un polverone, che difficilmente riuscirà ad essere contenuto.
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