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Matrimonio all’estero (prima parte)

27 Maggio 2019
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Unconventional o, come diremmo noi, fuori dalla consuetudine. Oggi come oggi, forse a causa del nuovo assetto della società, anche nei comportamenti che attengono al settore Matrimonio si registrano cambiamenti impossibili da sottintendere. Le recenti abitudini riversano su un trend che vuole ci si sposi quando si è già genitori, o magari che si convoli a nozze la seconda, la terza, persino la quarta volta. Fatto sta, chi per noia, chi per una questione meramente economica, sono in molti coloro che, accompagnati da pochi intimi, abdicano alla tradizione, optando per una soluzione più smart.

I documenti per un matrimonio all’estero

Tra i percorsi meno battuti c’è il matrimonio all’estero. Per intraprende questo tipo di scelta, tuttavia, bisogna attenersi ad una serie di regole, inderogabili. Prima di tutto, pertanto, è necessario informarsi su cosa ‘chiede’ la legge. Stando al sito della Farnesina: “I cittadini italiani che si sposano all’estero non sono soggetti alle pubblicazioni di matrimonio, a meno che non siano richieste dalla legislazione straniera.”

Va aggiunto, tuttavia che, da parte degli Stati che hanno firmato e ratificato la ‘Convenzione di Monaco‘ del 5 settembre 1980, vale a dire: Austria, Germania, Grecia,Turchia, Lussemburgo, Moldova, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svizzera e, appunto, Italia, si abbisogna del ‘Certificato di capacità matrimoniale’, rilasciato dal Comune di residenza, piuttosto che dall’Ambasciata di rappresentanza, nel caso quest’ultima fosse registrata al di là del territorio di appartenenza. Esistono Paesi poi che, non rientrando nella lista sovracitata, richiedono comunque ‘un’attestazione di assenza di impedimenti per contrarre matrimonio’. In genere, quest’ultimo documento viene rilasciato dalla Rappresentanza diplomatico-consolare nella cui circoscrizione territoriale si intende contrarre il legame. Fermo restando che il documento verrà rilasciato solo qualora l’esito degli accertamenti sul matrimonio all’estero risulti positivo e tutti i carteggi previsti dalle normative vengano acquisiti d’ufficio, va ricordato che le nozze contratte fuori dallo Stivale, per essere ritenute valide nel nostro

Paese, dovranno essere trascritte presso il Comune italiano competente. In tal senso, sappiate, dovrà provvedere L’Ufficio di stato civile estero.

Tour Operator

Parole, parole, parole… dunque, e tanta carta. Ma se solo in pensiero di scivolare tra le maglie della burocrazia vi spaventa, ipotizzate di affidarvi ad un’Agenzia specializzata. Il ‘fai da te’, in questo caso, è piuttosto rischioso, data la trafila di documenti e permessi indispensabili per il tipo di operazione. Diversamente, gli addetti al settore sapranno guidarvi, soprattutto se riponete le vostre scelte verso destinazioni esotiche, assai distanti dalla realtà a noi consueta.
Mete da fiaba…
Il sogno, per molti, è di celebrarlo su una spiaggia tropicale, alla luce magica del tramonto, accompagnati semmai dai parenti più stretti, mentre un sottofondo musicale rimarca il momento del Sì. Ebbene, Hawaii, Tanzania, Polinesia, Caraibi… risultano le mete più gettonate. Ormai in quei luoghi ‘si può fare’, anzi, c’è addirittura che mette a disposizione intere isole private. Ma per chi ha in mente una soluzione low cost, con la necessità di contenere le spese, esistono pacchetti appositi previsti apposta dalle Agenzie.
Questione di organizzazione
Se, alla fine, ce l’avete fatta: i documenti sono pronti, avete ottenuto il ‘via libera’ da parte degli Stati interessati e dei relativi Uffici… non commettete l’ingenuità di arrivare sul posto delegato alla celebrazione il giorno stesso o quello appena precedente. Premuratevi, invece, di trovarvi in loco per tempo, affinchè possiate con maggiore calma e precisione accertarvi che tutto risponda alle vostre esigenze. Di più, ai vostri desideri.
La faccenda invitati
Se avete pensato a tutto, sicuramente non avrete dimenticato di pianificare l’elenco degli ospiti che intendete far presenziare alla vostra cerimonia. In tal caso, e salvo accordi differenti, dovrete pagare ai vostri invitati sia il viaggio sia il soggiorno. Se poi siete meticolosi, nel dettaglio, andrebbero pianificate una serie di attività ricreative per questi ultimi, affinché sia loro, sia voi come coppia, possiate usufruire, nel corso della vacanza, di momenti che vi vedono svincolati, e reciprocamente indipendenti. Se ciò ancora non basta, siate furbi: a salvaguardia della privacy, accertatevi che l’hotel in cui soggiornerete non sia lo stesso di parenti e amici. In una circostanza tanto romantica non si può lesinare in intimità.
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