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9.00-13.00 / 15.00-19.30
Matrimonio laico… ma con fantasia
18 Gennaio 2020
Ci si sposa. Lo si fa in Chiesa, spesso, secondo i canoni che la tradizione si è arrogata. Eppure, in una società tesa alla ‘multietnia’, improntata a ritmi ed impostazioni che non sono più quelli di un tempo (magari si è alle seconde, o perfino alle terze nozze; magari si è già genitori; magari si tratta di una questione meramente economica…), è facile imbattersi, e sempre con maggiore frequenza, in coppie che scelgono di unirsi tramite il rito civile. Così, mentre la celebrazione religiosa appare già scandita da momenti prefigurati e riccamente simbolici, ma allo stesso tempo, poiché noti ai più, comprensibili per tutti, quella laica può trasformarsi in un territorio incontaminato, una pagina bianca ancora interamente da scrivere, in cui inserire parecchio di sé…
I quattro elementi
Terra, acqua, aria, fuoco. Saranno questi i vostri compagni d’avventura nel ‘giorno più bello’? Se sì, significa che avete orientato il matrimonio all’insegna della natura. Il tema bio, del resto, ultimamente rappresenta un trend tra i più gettonati. Immaginatevi, dunque immersi in uno scenario bucolico, con indosso un abito ‘bohemien’, adornate di trecce e fiori freschi tra i capelli. La giusta musica e testi selezionati per l’occasione completeranno il quadro.
Handfasting
Si chiama proprio così, e le sue origini vanno rintracciate in Irlanda, piuttosto che in Scozia. La procedura consiste nel legare insieme le mani degli sposi, a simbolo della loro eterna unione. Cosa serve, allora? Una fascia colorata, oppure una serie di nastri intrecciati che rappresentino, rispettivamente, le famiglie di provenienza e, ovvio, il nuovo nucleo. I colori potrebbero essere abbinati agli addobbi, in linea con il resto della funzione o, perché no, ripercorrere le sfumature del bouquet.
Sabbia, sabbia, sabbia…
La liturgia della sabbia è, anch’essa, assai affascinante. In questo caso, la polvere, proveniente da due diversi contenitori, viene versata in un terzo recipiente, affinché si crei una tonalità inedita, frutto della miscellanea tra le precedenti. Un ricordo unico del vostro sposalizio. Un’idea da sfruttare anche per le bomboniere, da lasciare agli invitati in pegno della loro presenza.
A casa dei Druidi
Avete mai pensato, per il vostro Sì, di ispirarvi alle usanze celtiche? Tra i vari istanti che modulano la liturgia, affascinante è quello in cui i partecipanti si dispongono in cerchio, ad evocare i punti cardinali e le sostanze dell’universo. Femminino e mascolino sono, invece, i protagonisti delle due corde – una bianca, l’altra rossa – che vengono fatte convergere dai nubendi intorno alle loro stesse braccia. E proprio quest’ultima esige un ruolo fondamentale, giacché prende, nel significato, il posto delle fedi nuziali. Arredata dal soave suono dell’arpa, la Festa prosegue, quindi, tra danze e balli, rigorosamente scalzi.
Lux Fiat
La cerimonia delle candele si rivela, di frequente, un passaggio unico nell’ambito della ricorrenza. Due candele, accese, vengono unite all’unisono, per dare vita ad una luce più intensa e potente. Normalmente, alla gestualità si accompagna un testo, letto dal celebrante e selezionato tra i brani più antichi, oppure, a discrezione, tra i più originali. In una situazione del genere, d’altronde, non c’è da lesinare in quanto a creatività…
Rosa, rosae…
Due rose, rosse, ed un vaso, da collocare presso l’altare, rappresentano i ‘pezzi da novanta’ dell’usanza, che vede in primo piano il fiore ritenuto, per antonomasia, l’incarnazione dell’amore. Il primo dono dello sposo alla sposa, e viceversa, subito dopo aver pronunciato il giuramento. Uno scambio reciproco, che ha il sapore di una promessa. Un regalo a lungo termine, dal momento che, una volta essiccati, i petali si potranno conservare. Non solo, ogni anno, a rievocare l’avvenimento, potreste ripetere l’appuntamento, introducendo, pertanto, un ‘costume’ assolutamente esclusivo, capace di contraddistinguervi.
