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Viaggi d’autore (prima parte)

9 Gennaio 2020
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La forza dei libri. Quella che, persi tra le pagine, ci porta a sognare viaggi armati della stessa fantasia degli scrittori; che ci invoglia, con la mente, ad affacciarci a luoghi solo immaginari; o magari che ci conduce attraverso mete reali rese tangibili, per il momento, unicamente dalla suggestione che, riga dopo riga, sanno suscitarci i maestri della penna. Può succedere, d’altra parte, di ritrovarsi inconsapevolmente protagonisti di un itinerario già visitato con le parole, imprigionati tra la fascinazione del sogno ed il mondo, concreto, che si pone di fronte al nostro sguardo.

Gli infiniti titoli della psiche

Dai classici alle opere contamporanee, non esiste confine nella mappatura della letteratura mondiale. Geolocalizzare i romanzi di ieri e di oggi è un gioco che, tuttavia, può arrogarsi a divenire idea di partenza per un viaggio di nozze all’insegna della cultura e non solo. Scoprire o riabbracciare le mete che, in qualche modo, ci hanno forgiato l’anima rappresenta una maniera alternativa per fronteggiare le paure, riaccendere i desideri, lasciar spazio alle ambizioni… una sorta di terapia dei sentimenti che, se affrontata in due, non può che sapere di buono.

Da Parigi ad Hong Kong…

…dal Giappone all’Italia, la ‘palette’ della Luna di Miele presenta molteplici sfumature, annodate ad esperienze del tutto personali, vincolate alla strada che si è effettuata fino all’ora in cui ci si mette in marcia. Così, ad esempio, Londra. Se per gli appassionati di sensazioni mozzafiato rimanda immediatamente al ‘Codice da Vinci’, per gli amanti degli intramontabili si dipinge a patria di ‘Orgoglio e pregiudizio’. Da Jane Austen a Dan Brown (pubblicazioni, rispettivamente datate: 1813 – 2003), con la leggerezza che solo l’ullusione della prosa riesce a regalare.
Viaggi nel regno della saudade
Esotica la destinazione proposta da Antonio Tabucchi che, nel 1983, dona ai suoi lettori una raccolta di racconti ambientati nelle isole Azzorre. Ensemble di storie di vite intercettate per caso, ‘La donna di porto Pim’ ci conduce per mano nel cuore dell’ Oceano Atlantico, orchestrando nell’arcipelago portoghese il movimento ammaliatore di una composizione, in cui il gusto per il particolare si spinge all’estremo.
Viaggi nella terra del freddo
Quattordici location, quelle che, cartina alla mano, ci introducono a due tra i capolavori mondiali di tutti i tempi. Stiamo parlando di ‘Guerra e pace’ di Tolstj, senza dimenticare ‘Il maestro e Margherita’ di Bulgakov. Riferimenti filosofici, storici, scientifici… vengono scanditi con precisione drammaturgica nel primo. “Un miracolo che ognuno deve salutare con commozione”, è l’appellatovo che, invece, Eugenio Montale riserva al secondo. Di fatto, poco meno di un secolo di distanza tra le due opere, per raccontare la terra di Russia. Le vicende di pochi, ad emblema di una Mosca densa di fragilità, idiosincrasie, inquietutidi e metamorfosi, le stesse che hanno accompagnato il suo popolo.
Il fascino irriducibile del Sol Levante
Avete mai letto ‘Memorie di una geisha’? Ebbene, chi lo ha fatto conosce, almeno su carta, la potenza della narrazione di abitudini millenarie, visitate con la prospettiva di una bambina, destinata ad un futuro mai scelto. Arthur Golden, nel 1997, ha la capacità di ricondurci nelle atmosfere pre-belliche di Kyoto. Ci parla, attraverso la voce della protagonista, di una civiltà che per secoli ha tenuto a conservare inviolati i misteri della sua tradizione. Lo stesso Tiziano Terzani, d’altronde, in ‘Un indovino mi disse’, rivisita l’Oriente, facendosi portavoce di un itinerario figlio di una profezia che, su base Hong Kong, si dipana per terra e per mare, senza mai salire su un aereo.
Lidi d’India, rifugio d’anime perse
‘Shantaram’ è una favola iperbolica. Gregory David Roberts, nel 2003, decide di mettere in gioco se stesso e le sue rocambolesche avventure e viaggi trasportandoli nella dimensione di autobiografia. “Se il fato non ti fa ridere, vuol dire che non hai capito la barzelletta”, è così che uno tra i latitanti più ricercati d’Australia, rifugiato a Mumbai, suffraga tutta una serie di accadimenti dal respiro temerario, capaci di incollare chi sfoglia il suo resoconto ad ogni virgola, ad ogni punto esclamativo.

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