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Come scegliere la musica per il matrimonio?

05 Gennaio 2021
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Sono davvero tanti gli aspetti organizzativi a cui si deve pensare in vista di un matrimonio: per esempio la scelta del fotografo e quella degli addobbi floreali, ma anche il noleggio della vettura che porterà la sposa fino in chiesa (a questo proposito, il parco auto di Ghisu garantisce la massima libertà di scelta). Non va sottovalutata, poi, l’importanza della musica: ogni ricevimento che si rispetti ha una colonna sonora speciale. Come fare per essere certi di prendere la decisione giusta? Prima di tutto è necessario tenere conto del contesto.

Guida alla scelta

Nel caso in cui ci si sposi in chiesa, per esempio, si può fare riferimento a musicisti dal vivo o optare per dei coristi. Uno dei momenti più importanti è di certo l’ingresso della sposa, ma ci sono anche altre fasi salienti che richiedono un accompagnamento musicale ad hoc, come lo scambio delle fedi e poi l’uscita dalla chiesa. La musica classica, con la sua delicatezza, è quanto di meglio si possa desiderare, fermo restando che nel repertorio possono comparire anche brani moderni, ovviamente in versione acustica. Ci sono meno limitazioni, d’altro canto, se si decide per le nozze con rito civile: in questo caso le possibilità di scelta sono maggiori, e si può perfino prendere in esame l’ipotesi di assoldare una band che suoni e canti dal vivo, sempre che il budget a disposizione lo permetta.

I generi musicali

Quello del matrimonio dovrebbe essere uno dei giorni più belli della vita dello sposo e della sposa: per questo motivo è auspicabile che la musica che si sceglie rifletta i loro gusti e rispecchi in pieno la loro personalità, sia come individui che come coppia. Per quanto concerne i generi, pertanto, ci si deve sentire liberi di spaziare dal jazz al blues, anche se tutto dipende dal carattere più o meno formale del ricevimento. E poi c’è da tenere conto anche dell’età media degli invitati e dei loro potenziali gusti. Insomma, che si propenda per il liscio o per il rock, quello che conta è riuscire a trovare un giusto compromesso che accontenti tutti.



Un climax
Una buona idea è quello di cercare di realizzare un climax, vale a dire un’atmosfera in crescita: con il passare delle ore l’atmosfera si può scaldare sempre di più, fino alla festa finale e ai balli di rito. È importante, comunque, che la musica non sia troppo invadente e soprattutto non disturbi gli invitati, i quali devono avere modo di chiacchierare tra di loro senza essere costretti ad alzare la voce. I brani, insomma, devono fare da sottofondo, sia nel momento dell’aperitivo che nel corso del pranzo (o della cena). Il volume non deve essere eccessivo, perché la musica deve essere la cornice, e non la protagonista, di tutto il ricevimento. Certo, in alcuni momenti, come per esempio il taglio della torta, il volume può essere alzato, così da mettere l’accento su un passaggio fondamentale della festa.
I consigli da tenere a mente
Una buona idea è quella di ricorrere a brani strumentali che facciano da accompagnamento durante il banchetto da intervallare a pezzi cantati tra le portate. Se si sceglie una band o un cantante singolo, è bene far presente che le parole devono essere ridotte al minimo: in ogni caso è utile concordare tutti i dettagli in anticipo, per evitare di avere a che fare con sorprese sgradite. Infine, per la fase finale della festa, ecco che non c’è niente di più adatto di un po’ di musica commerciale e pop, anche se resta sempre valida l’idea di assecondare le proprie preferenze.
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